Per il CINEMA DEGLI ALTRI, proiezione del film La città dolente di Mario Bonnard nell’ambito delle iniziative legate al Giorno del Ricordo. A seguire tavola rotonda sul tema della profuganza.

Cinema Massimo - 8 febbraio 2012, Sala Tre

In occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, il Museo Nazionale del Cinema presenta, mercoledì 8 febbraio 2012, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo la proiezione del film La città dolente di Mario Bonnard, unica pellicola italiana sulla tragedia dei profughi istriani.

A seguire è prevista una tavola rotonda con interventi di Fulvio Aquilante (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Marcella Filippa (Fondazione Vera Nocentini), Enrico Miletto (Fondazione Vera Nocentini/Istoreto) e Sergio Toffetti (Archivio Nazionale Cinema d’Impresa). Ingresso libero

L’iniziativa è frutto della collaborazione fra la Fondazione Vera Nocentini, l’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto) e il Museo Nazionale del Cinema.

Il 10 febbraio in tutta Italia si celebra il Giorno del Ricordo. “L’obiettivo è quello di conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (legge 30 marzo 2004 n. 92.).

Colpevoli di essersi opposte all’espansionismo comunista slavo del maresciallo Tito, decine di migliaia di persone, negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, furono uccise e gettate nelle voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso (le “foibe”) o costrette a un esodo di proporzioni bibliche per sfuggire alla sistematica pulizia etnica praticata per eliminare la maggioranza italiana in Istria, Quarnaro e Dalmazia. Il lavoro di Bonnard affronta numerose questioni che restano ancora da approfondire, come il fallimento delle minoranze italiane rimaste in Istria, l’oppressione titina, i campi di concentramento e la violenta propaganda anticomunista che in quel periodo attraversava l’Italia.

 

Mario Bonnard

La città dolente

(Italia 1949, 106’, b/n.)

Il film, alla cui sceneggiatura collabora Federico Fellini, incrociando riprese esterne con immagini di repertorio, ripercorre le vicende di Pola, assegnata alla Jugoslavia dal Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947. Tra il dicembre del 1946 e il marzo del 1947, circa 28.000 abitanti, su un totale di 32.000, abbandonano la città verso l’Italia. Un viaggio intrapreso sul piroscafo Toscana, la cui chiglia nera costituisce una delle immagini più emblematiche del film. La pellicola rappresenta un’interessante chiave di lettura per ripercorrere le tormentate vicende che tra il 1947 e il 1954 coinvolsero gran parte della popolazione italiana della Venezia- Giulia e della Dalmazia, protagonista di un esodo che vide circa 280.000 persone, disperse in una profuganza diretta verso l’Italia e, in misura minore, il continente americano e l’Australia.

Copia restaurata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: Anton Giulio Majano, Aldo De Benedetti, Federico Fellini, M. Bonnard; Fot.: Tonino Delli Colli; Int.: Luigi Tosi, Barbara Costanova, Gianni Rizzo.