Convegno internazionale "Cabiria Atlas"
Il 6 e 7 febbraio 2025, Torino ospiterà il Convegno internazionale Cabiria Atlas. Percorsi transdisciplinari tra immagini e immaginario, intorno e oltre Cabiria, organizzato nell'ambito del progetto Living Cabiria – PNRR Partenariato esteso PE5 CHANGES, WP Università di Torino e del Museo Nazionale del Cinema organizzato nell'ambito del progetto Living Cabiria – PNRR Partenariato esteso PE5 CHANGES, Spoke 2 (Creativity And Intangible Cultural Heritage), WP3 (Università di Torino), in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e con il patrocinio di CUC (Consulta universitaria del cinema) e AIRSC (Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema).
L’evento - che si terrà presso l'Aula Magna dell'Università di Torino alla Cavallerizza Reale (Via Verdi 9) - vedrà la partecipazione di oltre cinquanta studiose e studiosi internazionali provenienti da discipline diverse – tra cui, oltre al cinema, storia, archeologia, architettura, estetica, cultura visuale, etnoantropologia, ecc. – rendendo l'incontro un momento di particolare interesse per la comunità accademica e tutti gli appassionati.
Un’indagine innovativa sull’immaginario di Cabiria
Cabiria costituisce uno dei più importanti film della storia del cinema e la sua lezione è stata determinante per lo sviluppo della settima arte a livello internazionale. Da decenni è oggetto di ricerche approfondite che ne hanno esaminato le molteplici componenti: dal gigantismo scenografico alla recitazione, dagli effetti speciali innovativi alla mobilità del punto di vista con l’invenzione del carrello, dall’uso coreografico delle folle al ruolo della parola dannunziana, fino alla sua ricezione critica e culturale. L’obiettivo del convegno è quello di esplorare nuove prospettive, concentrandosi sugli immaginari che hanno influenzato Cabiria e che il film stesso ha contribuito a generare. L’evento intende proporre un’analisi che si sviluppa in un’ottica aperta e trasversale, considerando Cabiria come un "atlante" di immagini in grado di evocare temporalità stratificate e interazioni culturali molteplici e di generare nuove visioni, ancora inesplorate. Il film di Pastrone sarà così analizzato come parte di un sistema dinamico di influenze, riconfigurazioni e rielaborazioni culturali, la cui vitalità continua a risuonare nel tempo presente. Un approccio che invita a superare i confini tradizionali della ricerca accademica, promuovendo un’indagine innovativa sull’eredità visiva e culturale del film.
In occasione del convegno, sono in programma al Cinema Massimo due serate a ingresso libero.
Il 6 febbraio, alle 20.30 verrà proiettato Occhi che videro (1989), un emozionante documentario di Daniele Segre sulla fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, Maria Adriana Prolo e le sue straordinarie collezioni. La proiezione - realizzata anche in collaborazione con il progetto di ricerca Prin 2022 MOV.I.E. – Moving images exhibitions - sarà introdotta da Giulia Carluccio - prorettrice dell'Università di Torino e co-curatrice del convegno - e Carlo Chatrian direttore del Museo.
Il 7 febbraio, sempre alle 20.30, sarà la volta del pluripremiato Italia. Il fuoco, la cenere (2021) di Olivier Bohler e Céline Gailleurd,, un viaggio poetico e visivo nella storia del cinema muto italiano, realizzato interamente con materiali d'archivio, con la partecipazione di Isabella Rossellini come voce narrante. Il film sarà introdotto da Silvio Alovisio - co-curatore con Giulia Carluccio del convegno - e i due registi incontreranno il pubblico.