Il Museo Nazionale del Cinema presenta, nell’ambito di Jazz is Dead, il progetto di sonorizzazione de L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov curato da Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti che, per l’occasione, suoneranno dal vivo con Adrian Utley dei Portishead.

L’uomo con la macchina da presa è il monumento del cinema costruttivista sovietico, un vorticoso mosaico sull’utopia dell’uomo-macchina. Nonostante la sua indiscussa reputazione, questo classico del cinema muto non è mai stato mostrato con la musica che lo stesso Vertov aveva immaginato per il film, e che fu eseguita soltanto alla sua anteprima. I musicisti Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti, dopo l’esperienza con C’era una volta di Dreyer e, nel 2020, con lo straordinario Greed di Erich von Stroheim (entrambi prodotti dal Museo) si incontrano nuovamente sul palco, questa volta in trio, per dare voce e suono a una delle ultime espressioni dell’avanguardia cinematografica sovietica.

La proiezione è anche l’evento conclusivo della rassegna Histoire(s) du cinéma, curata dalle cattedre di storia del cinema dell’Università di Torino.

 

Dziga Vertov
L’uomo con la macchina da presa (Celovek s kinoapparatom)
(Urss 1929, 67’, HD, b/n)

Dziga Vertov parte dal rifiuto radicale del cinema di finzione. Niente attori, niente storie, un cine-linguaggio della realtà. In L’uomo con la macchina da presa il vero protagonista è il cineasta-operatore, titano che sbuca da un aereo in volo o da un bicchiere di birra. Vertov con la sua cinepresa sintetizza una giornata a Mosca, crea la sua geografia, la sua città e canta il suo “inno all’uomo elettrico” che verrà.

Accompagnamento musicale dal vivo di Stefano Pilia, Paolo Spaccamonti e Adrian Utley.

Ingresso euro 10,00 (intero)/8,00 (ridotto)/5,00 (studenti universitari)

Vertov VS Spaccamonti_Pilia_Utley