Le prime anticipazioni del 39 TORINO FILM FESTIVAL

26 novembre > 4 dicembre 2021

La regista Ildikó Enyedi è la presidente di giuria

Sarà la pluripremiata regista ungherese Ildikó Enyedi a presiedere la Giuria Internazionale del Concorso Lungometraggi e Cortometraggi internazionali che assegnerà i premi principali della manifestazione. La sua grande esperienza, i numerosissimi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera e la sua speciale sensibilità artistica la rendono particolarmente adatta a un lavoro prezioso di analisi delle opere dei nuovi talenti scelti dal festival.

 

Ildikó Enyedi esordisce come artista visuale e con il suo primo film, Il mio XX secolo (1989), ha immediatamente conquistato un ruolo di grande rilievo internazionale vincendo il premio Camera D’Or al Festival di Cannes. Il suo cinema straordinario e unico attraversa con libertà e fantasia il confine tra realtà e pensiero offrendo ritratti emozionanti di rara profondità umana. I suoi film hanno partecipato a tutti i festival internazionali vincendo premi importanti e Corpo e animanel 2017 ha vinto l’Orso d’oro al festival di Berlino ed è stato nominato agli Oscar. Il suo ultimo lavoro La storia di mia moglie è tratto dal romanzo omonimo di Milán Füst (pubblicato in Italia da Adelphi) -una coproduzione internazionale conLéa Seydoux, Gijs Naber, Louis Garrel, Jasmine Trinca e Sergio Rubini – sarà presentato in concorso al prossimo Festival di Cannes.

 

L’attrice Emanuela Fanelli sarà la madrina del Festival

Madrina del festival sarà Emanuela Fanelli, attrice e autrice talentuosa e poliedrica. La sua intelligenza, il suo estro e la sua eleganza illumineranno le serate di inaugurazione e chiusura del festival e alcuni momenti speciali.

 

Il percorso di ricerca e di precisa determinazione artistica che Emanuela Fanelli ha costruito con scelte coraggiose è particolarmente in linea con la vocazione indipendente e libera dei film e degli autori della manifestazione torinese. La sua capacità di individuare una linea autoriale e originale in tutti gli ambiti artistici da lei esplorati (cinema, teatro, tv, radio, web) le ha permesso di costruire nel tempo personaggi forti, iconici e complessi capaci di fornire spunti inediti su temi attuali della società contemporanea e sul ruolo dell’artista. Tra i suoi impegni cinematografici recenti spicca il suo ruolo protagonistico in Siccità, l’ultimo film di Paolo Virzì di prossima uscita.

 

A Joana Hadjithomas & Khalil Joreige è dedicata una personale completa

Il festival dedica una Personale completa a Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, la coppia di filmmaker e artisti libanesi che è stata tra i protagonisti della Berlinale 2021 con Memory Box, magnifica composizione di immagini, suoni e parole, capaci di restituire dignità umana alle macerie della guerra civile libanese.

 

Al centro della scena internazionale degli ultimi vent’anni come figure tra le più avanzate nella riflessione sul rapporto tra la Storia collettiva e le storie individuali, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno protagonisti di una personale completa curata da Massimo Causo che, oltre all’anteprima italiana di Memory Box (distribuito da Movies Inspired), proporrà la loro intera Opera, dall’esordio di Around the Pink House (1999) a A Perfect Day (2005), Khiam 2000-2007 (2008), Je veux voir(2008) e The Lebanese Rocket Society(2012), oltre all’insieme dei cortometraggi che sono parte integrate del loro cammino. Da sempre portati a attraversare lo spazio fisico e ideale del Libano, facendo delle loro opere un atto di resistenza della memoria contro l’oblio cui sono destinati luoghi, persone ed eventi, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige saranno presenti a Torino per accompagnare la loro Personale con una Masterclass.