Ad ottobre parte la rassegna “Il volto dell’avventura. Omaggio a Gino Cervi”

Bibliomediateca – Dal 7 al 28 ottobre, ore 15.30 – Sala Incontri 

La Bibliomediateca Mario Gromo propone ad ottobre il consueto appuntamento con le proiezioni cinematografiche del lunedì pomeriggio con la rassegna Il volto dell’avventura. Omaggio a Gino Cervi.

Quattro film che presentano al pubblico un Gino Cervi  diverso rispetto a quello che si è imparato ad apprezzare nelle prove della sua maturità artistica e professionale. Un attore a suo agio con film costruiti sull’epica dell’avventura, i cui personaggi incarnano un’ideale di eroe positivo  tipico di un certo cinema d’evasione che la produzione del nostro paese cercava di realizzare guardando ai modelli d’oltreoceano. Un personaggio caratterizzato però dall’umanità del tratto, del carattere, costruito sì  per essere strumento di una esaltazione retorica del coraggio ma al tempo stesso in grado di far trasparire una dignità discreta e per questo profondamente umana e vera. La rassegna a lui dedicata inaugura lunedì 7 ottobre alle ore 15.30 con il film Ettore Fieramosca di Alessandro Blasetti.

 

I film in programma:

 

Alessandro Blasetti

Ettore Fieramosca  (Italia, 1938)

Nel 1503 Francesi e Spagnoli si contendono il castello di Morreale, in Sicilia. Giovanna, la castellana, è decisa a liberarsi dal giogo straniero sposando quello che crede un coraggioso cavaliere: Graiano d’Asti. Quest’ultimo però la inganna, facendo combattere al suo posto il prode Ettore Fieramosca. Sposata Giovanna, Graiano si rivela un traditore e apre ai Francesi le porte del castello. Fieramosca si oppone  valorosamente all’invasione ma viene gravemente ferito. Portato dai compagni d’arme in Puglia, viene inseguito dai francesi guidati da Guy de la Motte. Quest’ultimo, catturato, irride gli italiani, che sfidano dunque i francesi a duello. Liberamente tratto dall’omonimo  romanzo di Massimo D’Azeglio, ispirato alla vicenda storica della disfida di Barletta. Con Gino Cervi, Elisa Cegani, Clara Calamai, Mario Ferrari, Osvaldo Valenti.

Lunedì 07 ottobre       

 

Alessandro Blasetti

Un’avventura di Salvator Rosa (Italia, 1939)

Siamo nel Regno di Napoli, nel XVII secolo. L’oppressione spagnola si fa sempre più spietata dopo la rivolta capeggiata da Masaniello. Il famoso pittore Salvator Rosa è anche un giustiziere che, in incognito, lotta contro la prepotenza e la sopraffazione che i nobili impongono ai poveri. Nei panni di “Formica”, Salvator Rosa, abile e  audace spadaccino, è l’amico del popolo che inventa sempre nuove burle ai danni del viceré di Napoli e, soprattutto, del conte Lamberto, con il quale ingaggia una lotta senza quartiere. Con Gino Cervi, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti, Rina Morelli, Paolo Stoppa.

Lunedì 14 ottobre

 

Alessandro Blasetti

La corona di ferro (Italia, 1941)

In un medioevo cupo e barbarico, durante il passaggio della Corona di ferro nel regno di Kindaor, Sedemondo uccide suo fratello – il re Licinio – per usurparne il trono. Allarmato da un’oscura profezia, il tiranno fa abbandonare nella foresta il piccolo Arminio, figlio del legittimo re, perché venga divorato dalle fiere. Ma queste ultime si prendono cura di lui e lo allevano. Passano gli anni e Arminio diviene un uomo forte, coraggioso e giusto. Quando incontra Tundra, giovane figlia del re nemico di Kindaor, diviene l’inconsapevole strumento della vendetta della donna. Arminio partecipa ad un torneo indetto da Sedemondo e lo vince, conquistando in questo modo la mano di Elsa, figlia del re. Si compie così il destino che Sedemondo aveva cercato di scongiurare, illudendosi che Arminio fosse morto: Elsa sacrifica la propria vita per la felicità del giovane, il quale diviene re. Con Gino Cervi, Massimo Girotti, Elisa Cegani, Luisa Ferida, Primo Carnera.

Lunedì 21 ottobre       

 

Riccardo Freda

Don Cesare di Bazan (Italia, 1942)

Don Cesare di Bazan è un imbattibile spadaccino, protagonista di imprese temerarie ed eroiche nella Spagna del XVII secolo. Coinvolto suo malgrado in tranelli, lotte e maneggi di un gruppo di ribelli che rivendicano l’indipendenza di una regione spagnola, Don Cesare sventa una congiura ai danni del proprio sovrano, riesce ad uscire incolume da una fucilazione e, creduto morto, riesce a vendicarsi dei propri nemici. Sceneggiato dallo stesso regista con Sergio Amidei, Cesare Zavattini, Vitaliano Brancati e  Giacomo Debenedetti, il film d’esordio di Riccardo Freda rende esplicita un’idea di cinema popolare e avventuroso, dinamico e ludico, in opposizione agli stilemi calligrafici del periodo e contro l’idea di un cinema paludato e borghese. Con Gino Cervi, Anneliese Uhlig, Paolo Stoppa, Enrico Glori, Enzo Biliotti.

Lunedì 28 ottobre