MAGNIFICHE VISIONI:  I giorni contati di Elio Petri.

Cinema Massimo, 18 luglio, ore 18.30, Sala Tre

Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta, mercoledì 18 luglio 2012, alle ore 18.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film I giorni contati di Elio Petri, nel restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata. In replica giovedì 19 luglio, alle ore 22.30 e domenica 22 luglio, alle ore 16.30. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

                    

Riuscitissimo connubio di neorealismo ed esistenzialismo, che ricorda lo stile di Rossellini, Antonioni e del primo Godard, I giorni contati è sicuramente uno dei migliori film diretti da Elio Petri. Nastro d’argento nel 1963 per il miglior soggetto originale, la pellicola riflette sulla futilità della vita in vista dell'improvvisa incombenza della morte. In una Roma descritta attraverso l’ottica deformante del protagonista, si snoda la storia semplice di Cesare “lo stagnaro” che diviene pretesto per meditare sulla condizione sociale dell’essere umano, costretto a trascorrere una vita frenetica e lontana dagli affetti, per poi improvvisamente vedersela sfuggire senza aver avuto il tempo di viverla realmente. Spicca nel film la magistrale interpretazione di Salvo Randone, che domina la scena in un monologo quasi costante.

 

Il film fa parte degli appuntamenti della stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che ha proposto, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, diversi appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

 

Elio Petri

I giorni contati

(Italia/Francia 1962, 98’, b/n.)

Cesare, idraulico romano, dopo la morte della moglie si trova a provare la vera solitudine. Quando assiste per caso alla morte per infarto di un uomo, decide di lasciare la sua occupazione e riprendersi in mano l'esistenza. Comincia così un cammino in luoghi mai frequentati come mostre d'arte, aeroporti, stabilimenti balneari, o alla ricerca degli affetti e dei luoghi perduti. Secondo film di Elio Petri, Nastro d’argento nel 1963 per il miglior soggetto originale.

Restauro realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna presso il Laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Sc.: E. Petri, Tonino Guerra; Fot.: Ennio Guarnieri; Int.: Salvo Randone, Franco Sportelli, Regina Bianchi.