FEMMINILE SINGOLARE. Retrospettiva Sandrine Bonnaire
Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio a Sandrine Bonnaire con una retrospettiva completa a cura di Fabrizio Colamartino e Marco Dalla Gassa dal titolo Femminile singolare. Retrospettiva Sandrine Bonnaire. La rassegna è un progetto di Sottodiciotto FilmFestival, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Parte dei film sono stati presentati durante il Sottodiciotto Filmfestival, ma l’omaggio all’attrice francese prosegue nell’ambito della programmazione della Sala Tre del Cinema Massimo, da domenica 18 a mercoledì 21 dicembre 2012 compreso. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
“Sandrine Bonnaire è stata un’icona - come sottolineano Fabrizio Colamartino e Marco Dalla Gassa, curatori della retrospettiva - per la generazione di francesi che è stata adolescente negli anni Ottanta, il simbolo di una giovinezza fragile e disorientata che, tra il conformismo diffuso, rivendicava il diritto di vivere le proprie emozioni, di sbagliare, di instaurare con gli adulti un rapporto diverso. Vera e propria musa di Maurice Pialat, Sandrine Bonnaire ha lavorato con alcuni tra i registi più sensibili verso il mondo dell’adolescenza come Agnès Varda, Jacques Doillon e André Téchiné, ma anche con grandi maestri d’oltralpe come Claude Chabrol, Jacques Rivette e Patrice Leconte.”
La retrospettiva sarà inaugurata domenica 16 dicembre 2012, alle ore 16.00, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione della prima parte del film Giovanna d’Arco di Jacques Rivette, nella copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna. A seguire, alle ore 18.00, verrà proiettata la seconda parte del film.
Jacques Rivette
Giovanna d’Arco (Jeanne la pucelle)
(Francia 1994, 256’, col.)
Diviso in due parti: Le battaglie e Le prigioni, il film ripercorre la vita di Giovanna D’Arco da quando ottiene la guida delle truppe per sconfiggere l’assedio inglese ad Orléans fino alla sua cattura e alla condanna al rogo. Rivette offre una nuova rappresentazione dell’eroina francese abbandonando i cliché religiosi e donando al pubblico una versione umanizzata e reale di Giovanna d’Arco, con quell’impronta realistica e laica tipica del regista. Una delle migliori interpretazioni di Sandrine Bonnaire. Il film fu distribuito in due parti e tagliato di un’ora e mezza perché considerato troppo lungo.
Copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna.
Sc.: Pascal Bonitzer e Christine Laurent, dai libri di Régine Pernoud; Fot: William Lubtchansky; Int.: Sandrine Bonnaire, André Marcon, Jean-Louis Richard.