Appuntamento inaugurale della rassegna L’ALTRA FACCIA DI TRUFFAUT. Il ciclo Antoine Doinel con la proiezione del film I quattrocento colpi di François Truffaut.
Per l’appuntamento inaugurale della rassegna L’ALTRA FACCIA DI TRUFFAUT. Il ciclo Antoine Doinel, il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediateca, lunedì 5 dicembre, alle ore 15.00, la proiezione del film I quattrocento colpi di François Truffaut. Introduce Nicolò Vigna.
Realizzato sul finire del 1958 e vincitore della Palma d’oro a Cannes pochi mesi dopo, I quattrocento colpi è il primo lungometraggio di François Truffaut, allora giovanissimo critico cinematografico dei “Cahiers du Cinéma”. Il cineasta francese racconta la storia della tormentata adolescenza di Antoine Doinel, nella quale è possibile scorgere i riflessi della sua esperienza personale: il rapporto spesso difficile con la famiglia, l’incontro/scontro con le istituzioni, l’interesse precoce per la letteratura e il ruolo fondamentale dell’amicizia.
La parte di Antoine Doinel viene interpretata da un giovanissimo Jean Pierre Léaud, che da questo film in poi diventerà volto fedele della Nouvelle Vague nonché protagonista di altri quattro film del regista francese, creando un sodalizio assolutamente unico nella storia del cinema.
L’ALTRA FACCIA DI TRUFFAUT. Il ciclo Antoine Doinel presenta tre delle cinque opere che il regista francese, tra i più noti esponenti della Nouvelle Vague, ha dedicato ad Antoine Doinel - suo alter ego sullo schermo - interpretato da Jean Pierre Léaud e protagonista di una vera e propria “biografia filmata” realizzata nel corso di vent’anni. La rassegna si apre con I quattrocento colpi, in cui il cineasta ragiona sulla sua fanciullezza grazie a un Leaud bambino in stato di grazia; prosegue con Baci Rubati, che racconta il passaggio dall’adolescenza alla presunta maturità e si conclude con L’amore fugge, l'ultimo film del sodalizio tra l'autore e l'attore.
François Truffaut
I quattrocento colpi
(Francia, 1959, 99’, b/n.)
Antoine Doinel ha tredici anni e vive a Parigi con la madre e il padre adottivo, in un piccolo appartamento nel quartiere popolare. La sua, però, non è un’esistenza felice: in famiglia, i genitori sono troppo occupati a badare ai loro interessi per dedicarsi al figlio, mentre a scuola il ragazzo è sgridato continuamente dagli insegnanti per il comportamento ribelle e insofferente. In questo clima di indifferenza e severità, Antoine risponde con altrettanta ferocia: racconta una grave bugia a scuola, ruba una macchina da scrivere con l’intento di rivenderla e guadagnare qualche soldo, scappa, infine, durante uno dei giorni di riformatorio, verso una meta imprecisa.
Regia: François Truffaut; soggetto: François Truffaut; sceneggiatura: François Truffaut, Marcel Moussy; fotografia: Hneri Decae; musiche: Jean Constantin; montaggio: Marie-Joséphe Yoyotte; interpreti: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Georges Flamant, Yvonne Claudie, Robert Beauvais.
Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.