LA COLLEZIONE TOGNONI
La collezione è stata creata da Brunero Tognoni, appassionato di fotografia e cinema, originario di Lajatico e residente a Pontedera, vicino a Pisa.
Gli apparecchi da lui raccolti sono stati donati al Museo Nazionale del Cinema dalle figlie Elena, Daniela e Paola. Dopo un accurato lavoro di documentazione e catalogazione, il Museo espone la collezione attraverso percorsi pensati per valorizzarne la fruizione, in linea con il desiderio dello stesso Tognoni.
La collezione consente di ripercorrere l’evoluzione della produzione fotografica nel corso del XX secolo, attraverso macchine di varia provenienza - italiana, francese, tedesca, statunitense e giapponese - e di tipologie diverse: box, a soffietto, compatte, per pellicola o lastre di vetro. La varietà dei pezzi evidenzia non solo lo sviluppo tecnico e tecnologico del settore, ma anche le dinamiche produttive globali, dal lavoro artigianale alla produzione industriale, passando per l'importanza dei brevetti e della qualità.
Oltre alle macchine fotografiche, la collezione riflette anche la passione di Tognoni per il cinema e le immagini in generale. Cineamatore, raccolse apparecchi che documentano il cinema domestico, andando oltre le sole cineprese. Il suo interesse lo portò inoltre a collezionare strumenti legati alla storia della proiezione, come le lanterne magiche.
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la collezione in breve
Collezionista: Brunero Tognoni
Tipo di acquisizione: Dono della famiglia.
Anno di ingresso al Museo: 2019
Quantità totale: 106 opere, di cui:
73 apparecchi fotografici
4 cineprese
1 moviola
1 pistatrice
2 telecamere
3 lanterne magiche
3 serie di vetri per lanterna magica (16 vetri)
6 bande per zootropio fronte-retro