Secondo appuntamento con la rassegna  AMEDEO BUFFA… IN ARTE AMEDEO NAZZARI con la proiezione di Il bandito di Alberto Lattuada.

Bibliomediateca – 8 settembre 2014, ore 15.30

Continua l’omaggio Amedeo Buffa… In arte Amedeo Nazzari. con la proiezione di Il bandito di Alberto Lattuada, in programma lunedì 8 settembre alle ore 15.30. Il ciclo individua negli anni Quaranta lo snodo della carriera di Nazzari, tra cinema d’autore e popolare.

 

Amedeo Nazzari (Cagliari, 1907 – Roma, 1979) è stato uno dei massimi divi del cinema italiano tra gli anni Trenta e Cinquanta. Di provenienza teatrale, ottenne nel 1936 il riconoscimento cinematografico con Cavalleria di Goffredo Alessandrini il quale, nel 1938, gli regalò uno dei ruoli che lo resero attore simbolo del cinema italiano del periodo fascista: il pilota Luciano Serra.

Negli anni Quaranta, Nazzari fu uno dei divi più amati dal pubblico, capace di passare dai drammi in costume (La cena delle beffe di Alessandro Blasetti, 1941) alle tensioni del cinema neorealista (Il bandito di Alberto Lattuada, 1946). Nell’immaginario comune, Nazzari è legato ai melodrammi con Yvonne Sanson, diretti da Raffaello Matarazzo: Catene, Tormento, I figli di nessuno e Torna sono alcuni titoli di un cinema di grande successo e richiamo, un’epoca indimenticabile.

 

Alberto Lattuada

Il bandito 

(Italia 1946, 80’, b/n)

Ernesto torna dalla prigionia in Germania alla fine della Seconda Guerra mondiale. Ritrova la sorella in un bordello e, durante la colluttazione con lo sfruttatore, la ragazza muore e l'uomo viene ucciso da Ernesto. Inseguito dalla polizia, si rifugia da una prostituta che guida una banda di rapinatori. Diventa amante della donna e capo della banda, ma un giorno, mentre assalta un’auto, Ernesto viene denunciato dalla stessa prostituta per vendicarsi di un’offesa. Potrebbe salvarsi, ma preferisce portare a casa la figlia di un suo ex compagno che si trovava nell’auto. Non rispondendo all'alt degli agenti, viene colpito a morte.

 

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.