Omaggio a Mario Soldati con la proiezione del film “Fuga in Francia”

Cinema Massimo - MNC – 3 aprile 2019, ore 20.30 – Sala Soldati

Il Museo Nazionale del Cinema intitola la sala del Cinema Massimo - MNC dedicata alla programmazione da cineteca a Mario Soldati, del quale ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa e lo omaggia mercoledì 3 aprile alle ore 20.30 con la proiezione del film Fuga in Francia.

 

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e regista sia cinematografico e televisivo, Soldati ha attraversato tutto il Novecento facendosene testimone e interprete acuto e ‘fraterno’ (la definizione è di Pasolini), trovandosi sempre in prima linea nei momenti cruciali del cambiamento. Figlio della vivacissima Torino degli anni Venti - quella di Gobetti, Casorati e Gualino -, Soldati intuisce la straordinaria forza del cinema e, nel 1931 inizia a collaborare con la Cines-Pittaluga. Dopo aver esordito alla Lux di Gualino con Due milioni per un sorriso  nel 1938, gira negli anni di guerra Dora Nelson, Piccolo mondo antico, Malombra. Nel 1948, con Fuga in Francia, affronta coraggiosamente il tema degli ex gerarchi fascisti che tentano di sottrarsi alla giustizia, cui si affiancano, tra gli altri, Le miserie del signor Travet (1945) e La provinciale (1954) con Gina Lollobrigida.

Nel dopoguerra all’intensa opera di scrittore, si affianca l’attività di regista e conduttore della neonata televisione, per cui realizza trasmissioni leggendarie come Viaggio nella Valle del Po. Alla ricerca dei cibi genuini (1956); Chi legge? (1960); I racconti del maresciallo (1967).

Nell’impossibilità di ridurre in poche righe Mario Soldati scrittore, vale comunque la pena di ricordare – perché riflettono il suo grande amore per il cinema (oltre al romanzo d’esordio America primo amore, 1935), 24 ore in uno studio cinematografico (1935) che descrive in forma narrativa la realizzazione di un film; e Le due città (1964), sulle vicende – in parte autobiografiche – di un intellettuale diviso tra Torino e Roma.

 

Fuga in Francia

(Italia 1948, 95’, 35mm, b/n)

Tratto dall’omonimo racconto dello stesso Soldati, Fuga in Francia racconta le vicende di Riccardo Torre, ex fascista con una taglia da un milione di lire sulla testa che, assieme Fabrizio, il figlio di soli dieci anni, tenta la fuga dall’Italia. Mario Soldati avrebbe voluto fare un film che raccontasse la storia degli operai che passano il confine, quello che poi ha fatto Pietro Germi ne Il cammino della speranza. Lo stesso Germi qui interpreta Tembien, uno dei personaggi più rilevanti del film.

Mer 3, h. 20.30

Prima del film saranno consegnate le tessere omaggio ai vincitori del sondaggio indetto dal Museo del Cinema per individuare il nuovo nome della Sala Tre, da ora intitolata a Mario Soldati.