I DOC di marzo: “As Time Goes By. L’uomo che disegnava sogni” presentato da Simone Aleandri, “Segretarie. Una vita per il cinema”, “Guerrero” presentato da Ludovic Bonleux e “Chaco” presentato da Daniele Incalcaterra

Cinema Massimo - MNC – Dal 3 al 31 marzo 2019 – Sala Soldati

Quattro Doc a marzo per la rassegna mensile del Cinema Massimo - MNC dedicata al cinema documentario.

Due documentari che mettono in evidenza due fra i tanti mestieri del cinema, quello dell’illustratore cinematografico, dedicato nello specifico a Silvano Campeggi con la proiezione domenica 3 marzo alle ore 21.00 in Sala Rondolino di As Time Goes By. L’uomo che disegnava sogni presentato al pubblico dal regista Simone Aleandri.

Ingresso 7,50/5,00 euro.

Altro mestiere del cinema che viene raccontato domenica 31 marzo alle 21.00, sempre in Sala Rondolino, con la proiezione di Segretarie. Una vita per il cinema di Raffaele Rago e Daniela Masciale è quello delle segretarie di edizione degli anni d’oro del cinema italiano.

Ingresso euro 5,00.

 

Simone Aleandri

As Time Goes By. L’uomo che disegnava sogni

(Italia 2018, 75’, DCP, col.)

Silvano Campeggi, in arte Nano, è stato l'ultimo grande illustratore del cinema. I suoi manifesti - da Via col Vento a West Side Story, passando per Casablanca e Ben Hur - hanno fatto sognare generazioni di spettatori prima ancora di entrare in sala. Artista prolifico, ha attraversato il Novecento con la matita in mano, lavorando ogni giorno fino a novantacinque anni. Questo documentario è un viaggio nella sua vita e nell'immaginario del ventesimo secolo.

 

Raffaele Rago/Daniela Masciale

Segretarie. Una vita per il cinema

(Italia 2018, 64’, DCP, col.)

Sei segretarie personali (Cesarina Marchetti, Paola Quagliero, Liliana Avincola, Anna Maria Scafasci, Resi Bruletti e Fiammetta Profili) raccontano com’era lavorare nel mondo del cinema quando i film italiani vincevano un premio dopo l’altro, a Venezia come a Los Angeles.Attraverso aneddoti, rivelazioni, fotografie inedite e grandi classici, ripercorriamo i punti salienti della loro vita professionale e personale.

 

Altri due documentari invece raccontano le lotte contemporanee per protestare contro le ingiustizie sociali che si consumano quasi nell’indifferenza generale, rispettivamente in Messico e in Argentina. Al centro le popolazioni delle aree rurali più povere e i popoli indigeni, spesso privati di ogni diritto.

Il primo è Guerrero di Ludovic Bonleux che sarà proiettato lunedì 25 marzo alle ore 20.30 nella Sala Soldati. Al termine il regista incontra il pubblico in Sala. Ingresso 6,00/4,00 euro.

Infine, sabato 30 marzo alle ore 18.00 sempre nella Sala Soldati, sarà proiettato Chaco di Daniele Incalcaterra, al termine del quale il regista risponde alle domande del pubblico in sala.

Ingresso 6,00/4,00/3,00 euro.

 

Ludovic Bonleux

Guerrero

(Messico 2017, 115’, DCP, col., v.o. sott.it.)

2014: 43 studenti della scuola per insegnanti di Ayotzinapa a Guerrero, in Messico, vengono rapiti dalla polizia nella città di Iguala. Poche settimane dopo, Juan e i suoi compagni del Guerrero Popular Movement occupano il municipio di Tlapa per protestare contro una situazione che include  le ultime elezioni e organizzare marce e manifestazioni di sensibilizzazione. Coni, Juan e Mario si fanno strada combattendo contro l'impunità e cercando di resistere all'apatia della società in uno Stato che, giorno dopo giorno, diventa più caotico.

 

Daniele Incalcaterra

Chaco

(Argentina/Italia/Svizzera 2017, 106’, col., v.o. sott.it.)

Con Chaco prosegue la ricerca iniziata da Incalcaterra con El Impenetrable nel 2012. Qui si racconta il seguito di una storia allo stesso tempo molto personale e totalmente universale, quella di un vasto appezzamento di foresta vergine in Paraguay, ricevuta in eredità dal padre. Un'eredità che potrebbe diventare latifondo, come per buona parte del territorio circostante, ma che il cineasta ha deciso di trasformare in un'utopia concreta, destinandola ai nativi Guaranì e alla ricerca scientifica. Impresa apparentemente impossibile anche perché sullo stesso appezzamento vanta diritti un altro proprietario.