Rassegna cinematografica Il cacciatore di storie. Omaggio a Werner Herzog

Cinema Massimo – Dal 5 al 23 febbraio 2019 – Sala Tre

Il Museo Nazionale del Cinema organizza al Cinema Massimo, da martedì 5 a sabato 23 febbraio 2019, la rassegna cinematografica Il cacciatore di storie. Omaggio a Werner Herzog.

 

Nato a Monaco di Baviera nel 1942, Werner Herzog esordisce dietro la macchina da presa nel 1962 con un cortometraggio in bianco e nero che deve molto alle esperienze del cinema d’avanguardia. Il suo senso dell’immagine è fin da subito diverso, talvolta ironico, talvolta grottesco e crudele, in ogni caso sempre innamorato a tal punto del mondo da non lasciarsi scoraggiare davanti a nessuna difficoltà. Nascono così film come Fata Morgana, lungo viaggio attraverso il deserto del Sahara, e i cinque film girati con Klaus Kinski. Fitzcarraldo, Aguirre, furore di Dio, Cobra Verde, Woyzeck e Nosferatu, il principe della notte che rappresentano momenti fondamentali della storia del cinema contemporaneo, un’indagine lucida ma trasfigurata sul senso del limite e del modo per raggiungerlo attraverso il cinema.

 

Quando, il 30 aprile 1999, Herzog scrisse la cosiddetta “Dichiarazione del Minnesota – Verità e fatto nel cinema documentario”, il suo scopo era quello di esaltare i molti livelli di verità che il cinema può cogliere: esiste una netta distinzione tra verità e fatti, i fatti “creano le regole”, “la verità produce illuminazione”. E per verità Herzog intende quella poetica, che può essere raggiunta solo attraverso l’invenzione, l’immaginazione e la stilizzazione. “I fatti, talvolta, hanno uno strano e bizzarro potere che fa sembrare incredibile la loro verità intrinseca”, quindi bisogna osservare le cose in profondità, cercarne l’essenza, studiarle in relazione al loro contesto e poi lasciarsi affascinare dagli aspetti più insoliti, veri testimoni di autenticità e innocenza, segni di una vita che esiste al di là dell’apparenza.

 

La rassegna sarà inaugurata martedì 5 febbraio alle ore 16.00 dalla proiezione di Segni di vita. Ingresso 6.00/4.00 euro.

 

Segni di vita (Lebenszeichen)

(Germania 1968, 86’, 35mm, b/n, v.o. sott.it.)

Il paracadutista Stroszek, dopo essere stato ferito, viene mandato in una fortezza adibita a deposito di munizioni in un’isola dimenticata della Grecia. Un giorno, compiendo un’ispezione sulle colline, gli si presenta la visione di una valle con diecimila mulini a vento. Frastornato dal suono, impazzisce e si barrica all’interno della fortezza facendo esplodere i fuochi d’artificio del deposito.

Mar 5, h. 16.00/Mer 13, h. 18.00

 

Fata Morgana

(Germania 1971, 79’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Il film è diviso in tre capitoli: la Creazione, il Paradiso e l'Età dell'Oro. Nella Creazione l’Universo naviga in una calma perfetta. La voce di Lotte Eisner legge passi tratti dal Popol Vuh, il libro della creazione dei Quiché del Guatemala. Nel Paradiso appaiono figure umane in diverse situazioni, su cui si sofferma lo sguardo del regista. La voce, intanto, ci racconta della vita nelle terre paradisiache e suggerisce immagini surreali e ipnotiche. L’Età dell’Oro, invece, è il tempo della completa degradazione.

Mer 6, h. 16.00/Ven 15, h. 16.00

 

Aguirre, furore di Dio (Aguirre, der Zorn Gottes)

(Germania 1972, 100’, col., 35mm, v.o. sott.it.)

La notizia di un territorio ricchissimo d'oro conosciuto con il nome di El Dorado, induce Gonzalo Pizarro, fratello di Francisco, ad avventurarsi in una spedizione di conquista oltre le Ande all’inizio del 1560. Costretto a fermarsi nella sua marcia, Pizzarro decide di inviare una pattuglia in esplorazione lungo il fiume. Il comando viene affidato a Don Pedro de Ursua e al suo vice Don Lope de Aguirre. La violenza del fiume mette subito in difficoltà le zattere e, quando Don Pedro decide di fare ritorno al campo base, Aguirre prende il sopravvento e conquista il potere del piccolo drappello.

Mer 6, h. 18.00/Sab 16, h. 15.45

 

Anche i nani hanno cominciato da piccoli (Auch Zwerge haben klein angefangen)

(Germania 1970, 96’, 35mm, b/n, v.o. sott.it.)

I nani detenuti di una casa di correzione approfittano dell’assenza del direttore per ribellarsi. Preso in ostaggio il capo educatore, che non fa che ridere e urlare le sue aspirazioni di vendetta, il gruppo è libero di agire. L’ambientazione è desolante e sinistra, si susseguono episodi sempre più surreali, nei quali i nani si abbandonano ad atti di vandalismo e di crudeltà gratuita su cose e persone, in un crescendo sempre più frenetico e allucinato.

Ven 8, h. 16.00/Sab 16, h. 17.30

 

Kinski, il mio nemico più caro (Mein liebster Feind – Klaus Kinski)

(Germania/Usa/Gb 1999, 95’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Negli anni Cinquanta, quando Werner Herzog era adolescente, divideva un appartamento con Klaus Kinski, un egocentrico, maniacale e geniale artista. In un momento di rabbia cieca, Kinski distrusse in meno di due giorni l'arredamento dell'abitazione, ma da quel caos nacque una collaborazione e un'amicizia che si prolunga per cinque film. In questo documentario personale, Herzog rievoca gli alti e bassi, gli scontri accesi, tornando nell'appartamento di Monaco dove si sono conosciuti, e rivisitando i luoghi dove hanno girato i loro film.

Ven 8, h. 18.00/Dom 17, h. 18.30

 

Fitzcarraldo

(Germania 1982, 158’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Brian Sweene Fitzgerald, meglio conosciuto come Fitzcarraldo, vuole costruire a Iquitos, proprio al centro dell'Amazzonia, il più grande teatro d'opera mai esistito. Ad inaugurarlo vorrebbe invitare il tenore Caruso, che ha avuto modo di ascoltare a Manaus durante una rappresentazione dell’Ernani. L’unico modo per guadagnare molto denaro è quello di riuscire a sfruttare il caucciù che cresce in un territorio dove le navi non riescono ad arrivare per via delle rapide, ed escogita una soluzione folle: percorrere l’inesplorato fiume Pachitea, aggirando l’ostacolo delle rapide scavalcando una montagna con la sua nave. Premio per la regia al Festival di Cannes nel1’82.

Ven 8, h. 20.00/Sab 9, h. 16.00/Dom 17, h. 15.45

 

La ballata di Stroszek (Stroszek)

(Germania 1976, 115’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Bruno Stroszek, cantastorie ambulante che si esibisce nei cortili delle case di Berlino, esce per l’ennesima volta di prigione. Tornato nel suo appartamento, ritrova tutte le sue cose, la fisarmonica, il pianoforte e il corvo parlante, e l’amico e vicino di casa Scheitz. Una sera Bruno incontra in un bar la prostituta Eva e, per sottrarla alla violenza dei suoi protettori, decide di ospitarla a casa sua, mettendosi nei guai. L’unica possibilità è la fuga, che li porterà negli Stati Uniti.

Sab 9, h, 19.00/Mar 19, h. 16.00

 

L'enigma di Kaspar Hauser (Jeder für sich und Gott gegen alle)

(Germania 1974, 110’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Kaspar Hauser ha vissuto legato in una specie di grotta senza poter vedere né parlare con nessuno. Un giorno uno sconosciuto lo trascina fuori e gli insegna a camminare e a parlare e poi lo abbandona su una piazza con una lettera in mano destinata alle autorità. Viene affidato al dottor Daumer, che gli insegna a leggere e a scrivere, gli impartisce lezioni di musica, di logica, di morale. Premio speciale della giuria e Premio Internazionale della Critica al Festival di Cannes nel ‘75

Sab 9, h. 21.00/Mar 19, h. 18.00

 

Cuore di vetro (Herz Aus Glas)

(Germania 1976, 93’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Nel periodo di passaggio da un’era antica a una moderna, il profeta Hias, che vede nel futuro le immagini della prossima fine del mondo, predice agli abitanti di un paese della foresta bavarese l’incendio della vetreria che dà prosperità a tutti. Nella fabbrica, però, il lavoro è stato fermato perché Mühlbeck, l’inventore della formula del vetro rubino, è morto portando con sé il suo segreto. Una sera la vetreria va a fuoco, ad averla bruciata è lo stesso padrone che viene rinchiuso nella stessa cella di Hias, colpevole di aver predetto il futuro. Nel finale Hias è di nuovo tra i monti.

Dom 10, h. 16.00/Mer 20, h. 16.00

 

Nosferatu, principe della notte (Nosferatu - Phantom der Nacht/Nosferatu the Vampyre)

(Germania 1979, 124’, col., v.o. sott.it.)

Mandato in Transilvania dal suo datore di lavoro per concludere l’acquisto di una proprietà da parte del Conte Dracula, Jonathan Harper parte senza dare ascolto ai cattivi presagi della moglie Lucy. Arrivato a destinazione, però, si ritrova in un mondo sinistro e inquietante anche a causa del Conte Dracula che, dopo aver caricato delle bare su un carro, scompare lasciandolo chiuso nel castello, diretto a Wismar  una nave carica di topi che si riversano nella città diffondendo immediatamente la peste. Orso d’Argento al Festival di Berlino del 1979.

Dom 10, h. 18.00/Sab 16, h. 20.30

 

Echi da un regno oscuro (Echos aus einem düsteren Reich)

(Germania 1990, 91’, col., 35mm, v.o. sott.it.)

Il giornalista sudafricano Michael Goldsmith ci guida attraverso varie testimonianze alla scoperta della figura di Jean-Bédel Bokassa, dittatore della Repubblica Centro Africana dal 1 gennaio 1966 al 20 settembre 1979. Avendo seguito per il suo giornale l’incoronazione di Bokassa, Goldsmith venne considerato una spia e incarcerato. Ritornato nei luoghi della sua prigionia, rievoca ora la violenza del regime attraverso il potere evocativo dei luoghi visitati e le parole di alcuni intervistati.

Dom 10, h. 20.30/Ven 22, h. 16.00

 

Grido di pietra (Scream of Stone)

(Germania/ Francia/Canada 1991, 105’, 35mm, col., v.o. sott.it.)

Al campionato mondiale di free climbing indoor, Roccia Innerkofler, il più celebre alpinista del mondo rilascia dichiarazioni provocatorie sul fatto che un free climber  possa affrontare un "vera" montagna. Così Martin Edelmeier decide di sfidare Roccia a scalare il Cerro Torre. Dopo molte avventure, Roccia intraprende la scalata dal lato nord, mentre Martin tenta da quello sud. In cima, però, una sorpresa attende il vincitore.

Mer 13, h. 16.00/Dom 17, h. 20.30

 

Apocalisse nel deserto (Lektionen in Finsternis)

(Germania 1992, 50’, col., 35mm, v.o. sott.it.)

Finita la prima Guerra del Golfo, Herzog si reca due volte con una troupe minima nel Kuwait per filmare, in tredici brevi capitoli, le tracce, le ferite, le cicatrici di quanto accaduto. L’idea è quella di accostarsi alle immagini terribili dei pozzi di petrolio in fiamme con gli occhi di un alieno che visita per la prima volta questo pianeta. Un documentario “inventato” che non si limita a rispecchiare l'esistente, ma ne svela la verità nascosta.

Sab 16, h. 19.00/Ven 22, h. 18.00

 

Woyzeck

(Germania 1979, 82’, col., 35mm, v.o. sott.it.)

In una cittadina tedesca, verso la metà dell’Ottocento, vive il soldato Franz Woyzeck, uomo buono e ingenuo, povero e dotato di una sensibilità profonda, legato alla servetta Maria dalla quale ha avuto un figlio. Per mantenere i due, Woyzeck cerca di incrementare la modestissima paga da soldato semplice facendo il barbiere per il capitano e per altri, e prestandosi agli esperimenti di un medico che lo costringe a nutrirsi solo di piselli per dimostrare l’animalità dell’essere umano. Ma Maria lo tradisce, spingendolo ad un gesto estremo.

Mer 20, h. 18.00/Sab 23, h. 17.30