Doppio appuntamento con la rassegna organizzata da CinePhilo: "Synecdoche, New York" di Charlie Kaufman e "Il cameraman e l'assassino" di Belvaux, Bonzel e Poelvoorde.

Cinema Massimo – 6 e 20 febbraio 2018, ore 17.00 – Sala Tre

Doppio appuntamento a febbraio con la rassegna organizzata dal gruppo universitario CinePhilo, della facoltà di filosofia dell’Università degli studi di Torino.

Che genere di rapporto intercorre tra cinema e realtà? E viceversa, tra realtà e cinema? Queste sono solamente alcune domande che verranno poste durante la terza edizione della rassegna organizzata dal gruppo CinePhilo, che esplorerà alcuni esempi di cinema che mostra se stesso, mettendosi in scena in differenti maniere: dal film di finzione al documentario, al mockumentary. Al termine di ogni proiezione segue un dibattito con relatori, esperti del settore, che cercheranno di illuminare, di volta in volta, alcuni aspetti della metacinematografia in dialogo con il pubblico.

 

Martedì 6 febbraio alle ore 17.00 sarà proiettato Synecdoche, New York di Charlie Kaufman. Al termine incontro con Bruno Surace (semiologo ed esperto di metacinematografia). Modera Simone Ferrari.

Martedì 20 febbraio alle ore 17.00 sarà la volta di Il cameraman e l'assassino di Rémy Belvaux, André Bonzel e Benoît Poelvoorde. Interverrà all'incontro Peppino Ortoleva (studioso di comunicazione). Modera Fabrizio Defilippi.

Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Charlie Kaufman

Synecdoche, New York

(Usa 2008, 124’, video, col., v.o. sott.it.)

Il regista teatrale Caden Cotard (Philip Seymour Hoffman) ottiene un importante finanziamento per realizzare lo spettacolo della sua vita a New York. La preparazione dello spettacolo si rivelerà però più difficile del previsto, anche a causa dell'ambizioso progetto di Caden, che mira a trasferire sul palcoscenico interi vissuti ed esistenze, curando i dettagli in maniera maniacale. Charlie Kaufman debutta alla regia con un film in cui la realtà e la sua rappresentazione si sovrappongono in maniera inestricabile, producendo simulacri in cui i protagonisti stessi restano invischiati.

 

Rémy Belvaux, André Bonzel, Benoît Poelvoorde

Il cameraman e l'assassino (C'est arrivé près de chez vous)

(Belgio 1992, 95’, HD, b/n, v.o. sott.it.)

Una troupe televisiva segue in presa diretta la "giornata lavorativa" di un assassino, il cinico e allegro Ben, che si diverte a mostrare al pubblico i trucchi del mestiere, spiegando nei dettagli i suoi criteri nella scelta delle vittime, le armi impiegate e i modi di sbarazzarsi dei cadaveri. Tra una scorribanda e l'altra, la troupe resta inevitabilmente coinvolta nei crimini filmati. Sguardo ironico e divertente sulla figura del serial killer, il film è una sorta di mockumentary che riflette anche sul ruolo del cinema e dei media nella rappresentazione della violenza.