Anteprima della versione cinematografica della web serie "INDICTUS | La Terra è di Nessuno" di Francesco Dinolfo. Il regista e i produttori incontrano il pubblico in sala.

Cinema Massimo – 15 gennaio 2018, ore 21.00 – Sala Due

Il Museo Nazionale del Cinema è lieto di ospitare lunedì 15 gennaio alle ore 21.00 nella sala 2 del Cinema Massimo l’anteprima assoluta della web serie Indictus | La Terra è di Nessuno di Francesco Dinolfo, regista siciliano under30 diplomato allo IED di Torino.

La web serie, prodotta da IDA e REVERSE Agency e realizzata con il sostegno di Sicilia Film Commision, andrà in onda su Youtube a partire dal 18 gennaio 2018. La proiezione sarà introdotta dall'intervento del regista e dei produttori.

Ingresso 5.00 euro.

 

Francesco Dinolfo

Indictus | La Terra è di Nessuno

1063 A.D. Cerami. Trentasei soldati normanni, guidati da Serlon d’Altavilla (Roberto Luigi Mauri) e dall’amico fraterno Arisgot (Dario Raimondi), con l’aiuto di San Giorgio, sconfissero tremila arabi in una sola notte. La missione del Gran Conte Ruggero I d’Altavilla (Santi Cicardo) di allontanare dalla Sicilia gli Arabi infedeli inizia a prendere forma, con la creazione della Contea di Jerax, di cui Serlon diventa vassallo. Alla corte di Ruggero, la moglie Adelasia (Valeria La Bua) è preoccupata per la malattia del figlio Simone, sotto le cure del cerusico Engelmaro (Massimo Graffeo) e l’occhio attento del servo arabo convertito Abdel Nasser (Giuseppe Cimarosa). Aldruda (Roberta Azzarone), giovane moglie di Serlon, viene trascurata dal marito, soprattutto dopo l’arrivo di Ibrahim (Manfredi Russo), Emiro di Castrogiovanni, simbolo di intaccabile fede islamica e di vasta conoscenza ignota ai Normanni. Duelli, spade e cavalli, castelli medievali, panoramiche mozzafiato raccontano i tradimenti e gli inganni alla corte di Ruggero d’Altavilla, la vicenda personale di Serlon, archetipo dell’uomo moderno alla ricerca della propria libertà e ponte tra le culture che oggi compongono l’ibridazione e la contaminazione dei popoli mediterranei.