Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al regista iraniano Jafar Panahi e al suo collega Mohammad Rasoulof con una serata a loro dedicata nella quale interverranno numerose personalità del mondo dell’arte e della cultura. A seguire proiezione di Offside, ultimo film di Panahi, inedito in Italia.

Cinema Massimo – 1 marzo 2011, ore 21.00

In seguito alla sentenza emessa dal tribunale iraniano nei confronti dei registi Jafar Panahi e Mohammad Rasoulof, condannati a sei anni di carcere e, per Panahi, al divieto totale di svolgere attività artistiche per vent’anni, il Museo Nazionale del Cinema aderisce alla mobilitazione internazionale che chiede a gran voce l’annullamento di questa pesante condanna.

Ci uniremo alla protesta martedì 1 marzo 2011 alle ore 21.00 proiettando gratuitamente nella sala Due del Cinema Massimo l’ultimo film di Jafar Panahi, Offside, ancora inedito in Italia. Molte le adesioni alla mobilitazione da parte di scrittori e cineasti torinesi, che saranno presenti per testimoniare il loro sostegno.

Accusati di "propaganda contro lo stato" per aver girato film considerati critici verso il governo e per aver incitato le proteste seguite alle elezioni presidenziali dello scorso anno, Panahi e Rasoulof sono attualmente in carcere (dopo aver fatto ricorso alla Corte d'Appello e, quindi, in attesa di risposta), nonostante i molti appelli giunti da tutto il mondo e firmati da istituzioni e personalità del cinema e della cultura.

Interverranno il Senatore Pietro Marcenaro (Presidente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani), lo scrittore Hamid Ziarati, il giornalista Ahmad Rafat, insieme a Lucina Littizzetto, Paolo Giordano, Paola Mastrocola, Margherita Oggero, Cristian Frascella, Bruno Gambarotta, Andrea Bajani, Fabio Geda, Gianni Farinetti, Andrea Canobbio, Stefania Bertola, Dario Voltolini, Gaia Ranieri, Piero Calò, Emiliano Poddi, Stefano Moretti, Alessandra Montrucchio, Ernesto Ferrero, Alessandro Defilippi, Beppe Rosso, Daniele Gaglianone, Davide Ferrario, Nicolai Lilin, Elena Loewenthal, Tonino Debernardi, Davide Ferrario.