IL FUTURO DEL CINEMA - IL CINEMA DEL FUTURO

Dal 22 giugno al 7 settembre 2023 Il Museo Nazionale del Cinema presenta IL FUTURO DEL CINEMA. IL CINEMA DEL FUTURO, un allestimento sulla rampa elicoidale della Mole Antonelliana, sede di esposizioni temporanee. L’occasione è data dal rifacimento della climatizzazione delle aree in cima alla rampa, necessario per ospitare le mostre future.

In questo momento di transizione si è quindi pensato di raccontare la storia del cinema in versione inedita e di provare a immaginarne il futuro grazie a 24 frasi dette da altrettanti registi che testimoniano i grandi cambiamenti tecnologici della Settima Arte: l’avvento del sonoro, il colore, la televisione e l’home-video, il passaggio dalla pellicola al digitale e lo streaming.

 

Il cinema, in quanto arte più strettamente legata allo sviluppo tecnologico e industriale, ha spesso attraversato sfide e momenti di transizione, si è contaminato con altri media e linguaggi fino a reinventarsi in nuove forme e modalità di fruizione e rappresentazione.

Con questo allestimento il Museo Nazionale del Cinema si propone di offrire al visitatore un momento di riflessione sul futuro del cinema, che inesorabilmente corre molto più velocemente che in passato, e prospettando scenari futuri.

 

In cima alla rampa elicoidale, l’allestimento invita alla riflessione sull’Intelligenza Artificiale, che sembra irrompere nel cinema ed è destinata a sconvolgerne le pratiche produttive e distributive sinora acquisite. Attualmente, infatti, l’AI può contribuire a tutte le fasi di realizzazione di un film: preproduzione, produzione e post-produzione, arrivando fino alla distribuzione, permettendo di suggerire contenuti agli utenti delle piattaforme streaming.

 

La prima sala, a cura di Simone Arcagni, è dedicata al POST CINEMA e si sofferma su un preciso interrogativo: può un software sfidare la creatività, fino a poco tempo fa patrimonio esclusivamente umano? Può un software realizzare un film?

Una visione monocanale propone in loop tre esempi significativi: Zone Out, Another Life e The Mass cortometraggi che hanno raccolto questa sfida al genio creativo umano, servendosi dei nuovi software di Intelligenza Artificiale Generativa.

 

L’AI sconvolge anche il lavoro creativo degli sceneggiatori e in America la WGA (Writers Guild of America), l'associazione sindacale degli sceneggiatori americani, ha scioperato e chiesto che ne venga limitato l’utilizzo soltanto alla composizione di materiale letterario grezzo. La seconda stanza propone quindi l’esperienza pratica della produzione di un racconto cinematografico, grazie alla ChatGPT.

Il visitatore potrà impostare una serie di parametri fissi e vedere realizzato il proprio racconto cinematografico. Al termine dell’esperienza, a cura di Synestesia, di pochi minuti, il visitatore verrà guidato, rispondendo a tre domande, alla riflessione sull’autorialità del contenuto prodotto.

 

L’allestimento è completato da un sondaggio sulle preferenze del pubblico, creato da Robin Studio, con l’intento di comprendere e intercettare le tendenze, i gusti e le aspettative dei visitatori del Museo Nazionale del Cinema.

 

 

 

I registi:

  • Auguste & Louis Lumière
  • David Wark Griffith
  • Pierpaolo Pasolini
  • René Clair
  • Charlie Chaplin
  • Alfred Hitchcock
  • Rouben Mamoulian
  • Michelangelo Antonioni
  • Federico Fellini
  • Roberto Rossellini
  • George Cukor
  • Peter Greenaway
  • Orson Welles
  • George Lucas
  • David Lynch
  • James Cameron
  • Alice Rohrwacher
  • David Cronenberg
  • Nanni Moretti
  • Stanley Kubrick
  • Zerocalcare
  • Alejandro González Iñárritu
  • Steven Spielberg
  • Clarence Brown