Mani in alto! Retrospettiva Jerzy Skolimowski.

Cinema Massimo, dall’1 al 16 ottobre, Sala Tre

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio, da lunedì 1 a martedì 16 ottobre 2012, a Jerzy Skolimowski – scrittore, pittore e poeta, oltre che attore e regista considerato tra i maggiori esponenti del nuovo cinema polacco – con una retrospettiva dal titolo Mani in alto! Retrospettiva Jerzy Skolimowski.

La retrospettiva dedicata a Jerzy Skolimowski è un progetto del Museo Nazionale del Cinema realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. Si ringraziano Movies Inspired, Cinémathèque Française, British Film Institute, Film Polski e Bavaria Film. Un ringraziamento particolare a Jerzy Skolimowski e a Ewa Piaskowska.

 

Giovane talento della Nouvelle Vague, Jerzy Skolimowski (Łodz, 1938) ha iniziato il suo percorso nel cinema collaborando come sceneggiatore con Andrzej Wajda (Ingenui perversi, 1960) e Roman Polanski (Il coltello nell’acqua, 1962) per poi esordire come regista nel film Segni particolari: nessuno (Rysopis) del 1964, quando era ancora studente alla Scuola Superiore di Cinematografia di Łodz. I suoi film sono caratterizzati da un forte autobiografismo in cui è continuamente presente lo spirito disilluso, lo sguardo verso la realtà e l'incomunicabilità generazionale, Nei tardi anni ’60 – in segno di protesta contro la censura nel suo paese – scelse la via dell’esilio volontario e, negli anni ’80 si trasferì definitivamente a Los Angeles dedicandosi quasi esclusivamente alla pittura e alla poesia. Skolimowski è tornato a fare cinema ripartendo dalla ricerca degli elementi primigeni dell'istintualità “criminale” attraverso personaggi chiusi e isolati dal mondo. Essential Killing, l’ultimo dei suoi capolavori, denuda non solo l'elemento del crimine, ma anche la natura dell'uomo, trasformando un artista radicale come Vincent Gallo in un talebano muto che, braccato come un animale, regredisce fino a uno stato brado, primitivo, ferino.

 

La retrospettiva sarà inaugurata lunedì 1 ottobre 2012, alle ore 16.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo con la proiezione del film La ragazza del bagno pubblico, un’opera chiave per comprendere il lato meno ovvio e stereotipato della stagione che segna il passaggio dagli anni ’60 agli anni ’70, oltre che il percorso artistico dello sfuggente regista polacco, geniale quanto imprevedibile. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Jerzy Skolimowski

La ragazza del bagno pubblico (The Deep End)

(Gran Bretagna/Germania 1970, 90’, col., v.o. sott.it.)

Mike, un quindicenne londinese, viene assunto come inserviente in un bagno pubblico dove conosce Susan, più matura e disinvolta sessualmente. La distanza anagrafica e psicologica tra i due non attenua minimamente l'amore sempre più ossessivo che Mike comincia a manifestare per Susan. Da un fatto di cronaca, Skolimowski ricrea le atmosfere della swinging London tra Sessanta e Settanta. Indimenticabili le musiche di Cat Stevens che accompagnano perfettamente il tormento psicologico del protagonista.

Copia restaurata da British Film Institute. Proiezione digitale HD.

Sc.: J. Skolimowski, Jerzy Gruza; Fot.: Charly Steinberger; Int.: Jane Asher, John Moulder-Brown, Karl Michael Vogler.